People participate in the 48-hour 'hackathon' event  ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images

Il percorso alternativo dell’Africa verso lo sviluppo

WASHINGTON, DC – Le recenti proiezioni indicano che diversi paesi africani sub-sahariani vivranno una robusta crescita economica nei prossimi cinque anni. Nel 2023 circa un terzo delle economie della regione sarà cresciuto a un tasso medio annuo del 5% o più dal 2000.

Eppure, come ha osservato l’anno scorso The Economist, il modello di sviluppo dell’Africa “puzzles economists”, ossia “disorienta gli economisti”. Dopo tutto, solo quattro dei paesi ad alta crescita del continente sono dipendenti dalle risorse naturali. E la performance generale non è dovuta principalmente all’industrializzazione, come avrebbero previsto i tradizionali modelli di sviluppo. Allora come si spiega la forte performance economica?

Una nuova ricerca condotta dalla Africa Growth Initiative del Brookings Institution e della United Nations University World Institute for Development Economics Research (UNU-WIDER) potrebbe essere la chiave per rispondere a questa domanda. Secondo il libro di prossima uscita Industries Without Smokestacks: Industrialization in Africa Reconsidered, ci sono motivi sostanziali per ritenere che l’Africa sub-sahariana stia attraversando una trasformazione strutturale più profonda di quanto pensiamo.

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