CITTA’ DEL CAPO – Al giorno d’oggi le persone sono troppo spesso obbligate a scegliere tra il fare ciò che è giusto moralmente e ciò che è vantaggioso economicamente. Non c’è dubbio che a volte le opzioni disponibili sembrano escludersi a vicenda, rendendo il processo decisionale estremamente difficile. Tuttavia a volte la rettitudine morale e gli interessi economici coincidono e offrono un’opportunità da non perdere. Si tratta del caso della risposta globale al cambiamento climatico, almeno secondo la nostra prospettiva di Arcivescovo ed ex Ministro delle finanze.
L’imperativo morale è indiscutibile dato che gli effetti del cambiamento climatico (tra cui condizioni atmosferiche estreme, cambi di temperatura e aumento dei livelli del mare) sono fortemente sentiti dai poveri a livello globale che non beneficiano quasi per niente delle attività economiche che hanno causato questo cambiamento climatico. Inoltre, il cambiamento climatico potrebbe addirittura accelerare la povertà e la disuguaglianza in futuro. Il che significa che se non si affronta questa sfida nei tempi giusti, il cambiamento climatico finirà per ridurre (o persino eliminare) le possibilità delle generazioni future di raggiungere gli obiettivi di sviluppo. Impiegare ogni sforzo possible per minimizzare gli effetti del cambiamento climatico è semplicemente la cosa giusta da fare.
Fortunatamente, anche i vantaggi economici derivanti dal contrasto al cambiamento climatico sono ben evidenti. Dopo tutto, il cambiamento climatico comporta dei costi economici esorbitanti, come ad esempio quelli legati ad una maggiore frequenza di eventi atmosferici estremi. Inoltre, creare un’economia “verde” fondata su un processo continuo di innovazione tecnologica è il modo più intelligente ed efficiente di creare nuovi motori per la crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro per la nuova generazione.
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In the longer term, oil and gas prices look set to rise unless investment picks up sharply, which seems unlikely given current policy guidance. Giant waves of supply and demand shocks will likely continue to roil energy markets and the global economy.
predicts further waves of supply and demand shocks in global oil and gas markets.
The American public has been alarmed and aroused by the US Supreme Court's growing extremism. But voters need to recognize the Court's radical majority for what it is: part of a carefully laid plan to turn the US into a repressive regime.
fears that the radicalization of the US Supreme Court is part of a larger plan to create a repressive regime.
CITTA’ DEL CAPO – Al giorno d’oggi le persone sono troppo spesso obbligate a scegliere tra il fare ciò che è giusto moralmente e ciò che è vantaggioso economicamente. Non c’è dubbio che a volte le opzioni disponibili sembrano escludersi a vicenda, rendendo il processo decisionale estremamente difficile. Tuttavia a volte la rettitudine morale e gli interessi economici coincidono e offrono un’opportunità da non perdere. Si tratta del caso della risposta globale al cambiamento climatico, almeno secondo la nostra prospettiva di Arcivescovo ed ex Ministro delle finanze.
L’imperativo morale è indiscutibile dato che gli effetti del cambiamento climatico (tra cui condizioni atmosferiche estreme, cambi di temperatura e aumento dei livelli del mare) sono fortemente sentiti dai poveri a livello globale che non beneficiano quasi per niente delle attività economiche che hanno causato questo cambiamento climatico. Inoltre, il cambiamento climatico potrebbe addirittura accelerare la povertà e la disuguaglianza in futuro. Il che significa che se non si affronta questa sfida nei tempi giusti, il cambiamento climatico finirà per ridurre (o persino eliminare) le possibilità delle generazioni future di raggiungere gli obiettivi di sviluppo. Impiegare ogni sforzo possible per minimizzare gli effetti del cambiamento climatico è semplicemente la cosa giusta da fare.
Fortunatamente, anche i vantaggi economici derivanti dal contrasto al cambiamento climatico sono ben evidenti. Dopo tutto, il cambiamento climatico comporta dei costi economici esorbitanti, come ad esempio quelli legati ad una maggiore frequenza di eventi atmosferici estremi. Inoltre, creare un’economia “verde” fondata su un processo continuo di innovazione tecnologica è il modo più intelligente ed efficiente di creare nuovi motori per la crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro per la nuova generazione.
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