CAMBRIDGE – I populisti odiano i vincoli imposti all’esecutivo politico. Poiché sostengono di rappresentare “il popolo” a grandi lettere, essi considerano qualunque limite imposto all’esercizio del loro potere come un qualcosa che pregiudica la volontà popolare. Nella loro ottica, tali vincoli possono tornare utili soltanto ai “nemici del popolo”, cioè le minoranze e gli stranieri (per i populisti di destra), oppure le élite finanziarie (per i populisti di sinistra).
Un approccio di questo tipo è pericoloso poiché consente a una maggioranza di calpestare i diritti delle minoranze. Senza una separazione dei poteri, una magistratura indipendente o dei mezzi d’informazione liberi – detestati da tutti gli autocrati populisti, da Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdoğan, fino a Viktor Orbán – la democrazia degenera nella tirannia di chiunque sia in carica.
Quando i populisti sono al potere, le elezioni periodiche servono solo a gettare fumo negli occhi. In assenza dello stato di diritto e delle libertà civili fondamentali, i regimi populisti riescono a prolungare la propria esistenza manipolando i mezzi d’informazione e il potere giudiziario a loro piacimento.
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Quando i populisti sono al potere, le elezioni periodiche servono solo a gettare fumo negli occhi. In assenza dello stato di diritto e delle libertà civili fondamentali, i regimi populisti riescono a prolungare la propria esistenza manipolando i mezzi d’informazione e il potere giudiziario a loro piacimento.
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