barroso8_MARK LENNIHANPOOLAFP via Getty Images_vacciens MARK LENNIHANPOOLAFP via Getty Images

Come spezzare la morsa del Covid

GINEVRA – A due anni di distanza dall’inizio della peggior pandemia nel corso dell’ultimo secolo, è facile essere portati a pensare che il mondo sia rimasto incastrato in una distorsione temporale, incapace di sconfiggere un virus che finora ha ucciso più di 5,5 milioni di persone e distrutto innumerevoli vite. Ma la verità è che a distanza di 15 mesi da quando il programma COVAX per l’accesso al vaccino del Covid-19 ha ottenuto il sostegno della comunità internazionale le cose sono cambiate parecchio.

A settembre del 2020 non sapevamo se gli scienziati sarebbero stati in grado di sviluppare un vaccino sicuro ed efficace contro il Covid-19, ora invece ne abbiamo diversi. In quel periodo non sapevamo neanche se l’industria sarebbe stata in grado di raggiungere una produzione di massa, ma di fatto l’anno scorso sono state prodotte 1,1 miliardi di dosi.

Purtroppo, questi successi evidenziano di riflesso anche gli aspetti in cui il mondo ha fallito nella sua lotta contro la pandemia. Infatti, sebbene nel 2021 siano state prodotte dosi sufficienti di vaccino contro il Covid-19 per vaccinare ogni adulto a livello mondiale, più di 3 miliardi di persone devono ancora ricevere la prima dose e la maggior parte di loro vive nei paesi a basso reddito. I paesi ad alto reddito hanno un tasso medio di vaccinazione che supera il 75% e si stanno ora focalizzando sulla somministrazione delle terze dosi. Per contro, in Africa, solo circa il 10% della popolazione è vaccinata in media e i sistemi sanitari stanno ancora gestendo la somministrazione delle prime dosi.

https://prosyn.org/S499h5Pit