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Il Cocktail Complesso della Pandemia

CAMBRIDGE – Sostenuti a lungo da una forte liquidità, i mercati finanziari stanno entrando nell’ultimo trimestre del 2020 in mezzo ad una ripresa economica globale sempre più instabile, insolite incertezze politiche, e risposte di politica fiscale e strutturale in ritardo. E queste avversità si sommano alla crisi del COVID-19, che ha lasciato la maggior parte dei paesi in difficoltà alla ricerca di un equilibrio tra la protezione della salute pubblica, il ritorno a un livello semi-normale delle attività economiche e la limitazione delle violazioni delle libertà individuali.

In questo contesto, la speranza è che le attuali generose condizioni di liquidità, rese possibili e supportate dalle banche centrali, continueranno a fornire un ponte verso un 2021 migliore, non solo rimediando ai danni economici e sociali, ma anche offrendo ulteriori guadagni agli investitori. Ma questa “operazione ponte”, già dispiegata da diversi anni per compensare altri fattori sfavorevoli, sarà sufficiente a superare ciò che costituisce un cocktail pandemico sempre più complesso?

Dati economici recenti indicano che, al di fuori della Cina e di pochi altri paesi, la ripresa economica rimane irregolare e incerta e, a mio parere, non all’altezza di ciò che è necessario e possibile. Viaggi, accoglienza e altre attività del settore dei servizi continuano a dover affrontare sfide considerevoli, complicando ulteriormente il quadro generale dell’occupazione. Inoltre, un numero crescente di aziende in altri settori sta perseguendo iniziative di “ridimensionamento” che probabilmente porteranno a meno assunzioni o addirittura a un’ondata di licenziamenti.

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