elerian133_Gareth CattermoleGetty Images_uk lockdown Gareth Cattermole/Getty Images

Lezioni di lockdown dall’Inghilterra

CAMBRIDGE – Il recente avvertimento del premier britannico Boris Johnson secondo cui la revoca dell’attuale terzo lockdown dell’Inghilterra non sarà un “grande sesamo aperto”, nonostante il calo dei contagi e gli incoraggianti progressi della campagna vaccinale anti-Covid del paese, non dovrebbe sorprendere chi ha seguito le dinamiche alla base del virus. Allora, perché il governo di Johnson non ha adottato questo approccio durante i primi due lockdown del paese?

Sebbene alcuni rimangano inclini a puntare il dito contro i passi falsi del governo, la spiegazione è più complessa. Inoltre, si possono trarre importanti lezioni per la gestione delle crisi future.

Dopo che il lockdown iniziale dell’Inghilterra la scorsa primavera aveva imposto un freno improvviso e potente alle interazioni sociali e aveva danneggiato in modo significativo l’economia, il governo britannico aveva voluto ripristinare il dinamismo in quei settori particolarmente colpiti. Aveva lanciato, ad esempio, il programma “Eat Out to Help Out”, che offriva sconti sui pasti in ristoranti, pub e caffetterie nel mese di agosto. Sebbene sia stato meno permissivo quando a dicembre il paese è uscito dal secondo lockdown, il governo ha consentito una certa interazione sociale ed economica e allentato ulteriormente le restrizioni in gran parte del paese per Natale.

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