reinhart44_ JUSTIN TALLISAFP via Getty Images_uk virus Justin Tallis/AFP via Getty Images

Una crisi finanziaria silente

WASHINGTON – Il termine “crisi finanziaria” è da tempo associato a situazioni drammatiche come le corse agli sportelli bancari e il crollo dei prezzi azionari. I classici di Charles Kindleberger, The World in Depression, 1929-1939e Manias, Panics and Crashes, e il mio libro scritto insieme a Kenneth Rogoff, This Time Is Different, documentano diversi episodi simili. Negli ultimi anni, il termine “Lehman moment” è diventato un indicatore della crisi finanziaria globale del 2007-09 e ha addirittura ispirato uno show di Broadway.

Tuttavia, alcune crisi finanziarie non coinvolgono eventi drammatici simili a quelli legati alla Lehman. La qualità dei beni può deteriorare in modo significativo anche con una crisi economica duratura, in particolar modo quando le aziende e i nuclei familiari sono altamente indebitati. Inoltre, anni di prestiti bancari ad aziende private o pubbliche non produttive (le aziende pubbliche sono alquanto comuni in alcuni paesi in via di sviluppo) tendono ad avere un impatto negativo sui bilanci.

Anche se queste crisi non comportano sempre un contesto di panico diffuso e corse agli sportelli, implicano comunque dei costi importanti. La ristrutturazione e la ricapitalizzazione delle banche per il ripristino della solvibilità può comportare un prezzo elevato per i governi e i contribuenti, mentre nuove forme di prestito possono deprimersi e rallentare l’attività economica. La stretta creditizia ha anche degli effetti distributive significativi in quanto colpisce in modo più acuto le piccole e medie imprese e i nucleri familiari con redditi più bassi.

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