DAVOS – L’anno che verrà potrebbe passare alla storia, e in senso positivo. Trascorsi settantacinque anni dall’“Anno zero” che seguì alla Seconda guerra mondiale, ci si presenta di nuovo l’opportunità di avviare una ricostruzione. Dopo il 1945 il senso di tale processo fu letterale: costruire ex novo sulle rovine della guerra. Stavolta, invece, l’obiettivo riguarda sì l’aspetto materiale, ma anche molto altro: puntare a una maggiore sofisticazione della società, e consolidare una condizione di benessere per tutti gli abitanti del pianeta.
DAVOS – L’anno che verrà potrebbe passare alla storia, e in senso positivo. Trascorsi settantacinque anni dall’“Anno zero” che seguì alla Seconda guerra mondiale, ci si presenta di nuovo l’opportunità di avviare una ricostruzione. Dopo il 1945 il senso di tale processo fu letterale: costruire ex novo sulle rovine della guerra. Stavolta, invece, l’obiettivo riguarda sì l’aspetto materiale, ma anche molto altro: puntare a una maggiore sofisticazione della società, e consolidare una condizione di benessere per tutti gli abitanti del pianeta.